carnevale ambrosiano di milano

Carnevale Ambrosiano 2023 a Milano: date, programma ed eventi

Ogni bel gioco dura poco, ricorda un vecchio detto popolare. Ma è sempre vero? No, perché esiste il Carnevale Ambrosiano di Milano!

Per tutti gli amanti di questa manifestazione ludica che dopo il martedì grasso non si sentono ancora pronti ad entrare in Quaresima ma vogliono approfittare di qualche giorno di festa e baldoria, il Carnevalone (così è chiamato anche il Carnevale Ambrosiano) è la soluzione: fino al sabato successivo al mercoledì delle ceneri la città si ribella allo stereotipo di metropoli ‘grigia’ dedita solo al lavoro e diviene capitale del divertimento.

Durante il periodo del Carnevale 2023 – che come in altre città d’Italia anche a Milano ha una tradizione antica – colori, suoni, sapori, allegria e divertimenti la fanno da padroni: la difficoltà maggiore per un entusiasta partecipante è quella di dividere il proprio tempo tra la degustazione dei dolci tipici della tradizione meneghina e l’assistere al variegato campionario degli artisti di strada, o l’ammirare la grande parata dei carri allegorici che – realizzati ogni anno nel rispetto del tema dell’edizione – destano meraviglia con il loro spirito creativo ed innovativo.

Allora, vi è venuta voglia di partecipare a questo bel Carnevale in Lombardia?

Storia del Carnevale Ambrosiano

Il Carnevale Ambrosiano è anomalo e controcorrente rispetto agli altri; la manifestazione ludica nella città meneghina raggiunge infatti il culmine della propria celebrazione il sabato dopo le ceneri, quando il resto del Paese è già entrato nel periodo di Quaresima.

Ciò è dovuto al fatto che il carnevale milanese segue il rito ambrosiano, secondo il quale la Quaresima non inizia con il mercoledì delle ceneri ma soltanto la domenica immediatamente successiva. In questo si differenzia dagli altri carnevali, che seguono invece il rito romano.

La tradizione popolare giustifica questa discrepanza temporale riconducendo la stessa ad un viaggio per pellegrinaggio compiuto dal vescovo di Milano, Ambrogio. Il vescovo, partendo, assicurò alla città meneghina il proprio ritorno in tempo per le celebrazioni del carnevale, ma in realtà non poté rispettare la promessa fatta.

La città decise tuttavia di aspettare il ritorno del vescovo, prolungando i festeggiamenti del carnevale, nel frattempo già iniziati.

Risalente al VI secolo D.C., nel corso dei secoli il Carnevale Ambrosiano ha conosciuto fortune alterne, trovandosi a fronteggiare più volte nel tempo i tentativi perpetrati dai Signori della città (Carlo Borromeo prima e Federico Borromeo poi) di proibirne i festeggiamenti, adducendo come giustificazione la necessità di limitare il diffondersi di epidemie e contagi.

Se durante il Medioevo la tradizione carnevalesca si contraddistingue per feste più popolari e licenziose, l’attitudine si fa più raffinata nel Rinascimento per raggiungere il massimo splendore nel Seicento barocco, fino ad arrivare agli usi e costumi attuali.

Carri del Carnevale Ambrosiano di Milano

Il Carnevale Ambrosiano è solitamente a tema, scelto anno per anno, e celebrativo di personaggi storici o di particolari eventi; pertanto la manifestazione può presentare di volta in volta peculiarità diverse, con organizzazione di spettacoli, mostre ed anche concerti, iniziative tramite i quali la città dimostra tutta la propria vitalità.

Esistono naturalmente alcuni punti fermi, che contraddistinguono tutte le edizioni del carnevale milanese.

Uno di questi è senz’altro la sfilata nel centro storico cittadino dei carri allegorici dissacranti e celebrativi, addobbati con fiori, figure di cartapesta e maschere tradizionali.

La parata, che segue solitamente un percorso che interessa Via Palestro, Corso Venezia, Piazza San Babila, Corso Vittorio Emanuele e Piazza del Duomo, rappresenta un’occasione per ammirare le principali bellezze architettoniche della città e non solo: lungo le strade del centro cittadino è possibile approfittare anche dello spettacolo garantito da giocolieri, acrobati, maghi, trampolieri ed altri artisti di strada.

Non possono d’altra parte mancare i caratteristici mercatini con oggetti d’antiquariato, dove ritrovare oggetti dei tempi andati di cui abbiamo perso la memoria (mobili e suppellettili, monete, francobolli o anche vecchie riviste).

E’ tutto? Ancora no! Sono numerose le bancarelle alimentari dove è possibile gustare i dolci tipici del Carnevale Ambrosiano; ad esempio il farsòe, che è il più famoso dolce tipico di questa manifestazione ludica: si tratta di una ‘pallotta’ di uova, farina, burro e zucchero, fritta e successivamente farcita con crema, cioccolato o pezzetti di mela.

Tra le prelibatezze caratteristiche del Carnevale Ambrosiano non possono inoltre mancare zeppole, castagnole e, ovviamente, le chiacchiere.

Maschere del Carnevale Ambrosiano

Come altre città d’Italia, anche il capoluogo della Lombardia ha la propria tipica maschera del Carnevale Ambrosiano: si tratta di Meneghino, che si accompagna a Cecca, la propria consorte.

Meneghino è un servitore, laborioso e ligio al dovere, ma anche orgoglioso e geloso della propria libertà; di buon cuore e caritatevole, è particolarmente perspicace nell’individuare i difetti tipici dei nobili dei quali è a servizio, ed abile nel canzonarli simpaticamente.

Meneghino, a differenza di altre maschere, è sempre a viso scoperto; indossa il tricorno (che è un cappello a tre punte) e una parrucca con codino alla francese. Completano il suo abbigliamento la lunga giacca, i calzoni al ginocchio, le calze a righe rosse e bianche e, sotto la giacca, una camicia gialla con i bordi di pizzo.

La moglie Cecca, donna semplice ma genuina, sempre disponibile a farsi in quattro per aiutare il marito, indossa un corsetto nero abbellito con pizzi bianchi, lo scialle sulle spalle e la cuffietta sui capelli.

Date del Carnevale Ambrosiano 2023

storia carnevale ambrosiano milano 2018

Il programma della manifestazione come sempre è molto ricco. Di seguito gli appuntamenti più importanti.

  • Date: 25 Febbraio 2023
  • Luogo: Milano
  • Orario: –
  • Programma: clicca qui per maggiori informazioni
  • Biglietti: ingresso libero

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